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Comune di Bologna
Dipartimento Welfare e promozione del benessere di comunità
DELIBERAZIONE
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PROGETTO SAI - SISTEMA DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE METROPOLITANO: ACCESSO IN PROSECUZIONE PER IL TRIENNIO 2026-2028 AL FINANZIAMENTO DEL FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE ED I SERVIZI DELL’ASILO NELL’AMBITO DEL SISTEMA DI PROTEZIONE PER TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE E PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI, DEFINIZIONE DEGLI INDIRIZZI.
N. Proposta DG/PRO/2025/193
N. Repertorio DG/2025/185
PG.N. 539611/2025
In pubblicazione dal 18/07/2025 al 01/08/2025
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LA GIUNTA
Premesso che:
- la legge n. 189/2002 ha istituzionalizzato il primo sistema pubblico per l'accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati diffuso su tutto il territorio italiano – SPRAR - con il coinvolgimento delle istituzioni centrali e locali, secondo una condivisione di responsabilità tra Ministero dell'Interno ed enti locali. Attraverso la stessa legge il Ministero dell'Interno ha istituito la struttura di coordinamento del sistema – il Servizio centrale di informazione, promozione, consulenza, monitoraggio e supporto tecnico agli enti locali – affidandone ad ANCI la gestione;
- il Decreto Legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito in Legge 1 dicembre 2018, n. 132, ha rinominato il Sistema di protezione per richiedenti asilo, rifugiati e minori stranieri non accompagnati – SPRAR in SIPROIMI –Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati e rideterminato le categorie dei soggetti beneficiari di tale sistema;
- in data 4/12/2019 è stato pubblicato in G.U. della Repubblica Italiana n. 248 il Decreto del Ministero dell'Interno 18 novembre 2019 “Modalità di accesso degli enti locali al finanziamento del Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell’asilo e di funzionamento del Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati (Siproimi) che disciplina la modalità di prosecuzione dell'accoglienza nell'ambito del Siproimi, per il triennio 2020-22 anche alla luce delle modifiche introdotte dal D.L. 4 ottobre 2018, n. 113 (cd. Decreto Sicurezza), convertito in L. 132/2018;
- il D.L. 130/2020, convertito in Legge 18 dicembre 2020, n.173 ha previsto un’ampia revisione del sistema complessivo di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e dei beneficiari di protezione successivo alle procedure di soccorso e identificazione dei cittadini irregolarmente giunti nel territorio nazionale.
I principi a fondamento del sistema di accoglienza sono:
- le attività di “prima accoglienza” continuano a essere svolte nei centri governativi, ordinari e straordinari (questi ultimi detti Centri di Accoglienza Straordinaria - CAS);
- l'accoglienza diffusa si realizza, nei limiti dei posti disponibili, nelle strutture del Sistema di Accoglienza e Integrazione - SAI, a gestione condivisa tra livello centrale e locale.
Rimane pertanto confermato il doppio binario dell’accoglienza che era già nei sistemi SIPROIMI e prima ancora SPRAR.
- Il Decreto legge 10 marzo 2023, n. 20, convertito in Legge 5 maggio 2023 n. 50, modifica significativamente il sistema di accoglienza escludendo i richiedenti asilo, salvo le eccezioni di cui all’art. 5-ter c.1, dall’ingresso nel SAI;
Considerato che:
- la nuova disciplina prevede l'accoglienza nel SAI dei richiedenti protezione internazionale oltre che dei titolari di protezione, dei minori stranieri non accompagnati, nonché degli stranieri in prosieguo amministrativo affidati ai servizi sociali, al compimento della maggiore età. Possono essere accolti, inoltre, i titolari dei permessi di soggiorno per protezione speciale, per casi speciali (umanitari in regime transitorio, titolari di protezione sociale, vittime di violenza domestica, vittime di sfruttamento lavorativo), le vittime di calamità, i migranti cui è riconosciuto particolare valore civile, i titolari di permesso di soggiorno per cure mediche; i profughi ucraini in fuga dal conflitto bellico in corso e aventi diritto alla protezione temporanea sulla base di quanto disposto dal D.L. n 16/2023 e dalle ulteriori disposizioni normative relative alle misure di soccorso e assistenza garantite alla popolazione ucraina alla luce dello stato di emergenza nazionale vigente;
- relativamente ai richiedenti asilo, la nuova disciplina prevede che possano essere ammessi a beneficiare dell’accoglienza nel SAI le seguenti categorie: richiedenti asilo già presenti in un progetto SAI alla data di entrata in vigore della Legge 5 maggio 2023 n. 50; richiedenti asilo portatori di vulnerabilità ai sensi dell’art.17, co. 1, D.lgs. 142/2015; richiedenti asilo che giungono in Italia mediante corridoi umanitari, programmi di evacuazione umanitaria o di re-insediamento che prevedono l’individuazione dei beneficiari nei Paesi d’origine o di transito in collaborazione con l’Alto Commissariato ONU; richiedenti asilo di cittadinanza afghana che entrano in Italia in attuazione delle operazioni di evacuazione effettuate dalle autorità italiane;
Atteso che:
- il Sistema di accoglienza e integrazione SAI è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, anche con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata che, oltre all’accoglienza, prevedono misure di informazione, accompagnamento, consulenza, formazione e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico;
- all’interno del Sistema sono, inoltre, presenti progetti specializzati per l’accoglienza e sostegno di persone portatrici di specifiche vulnerabilità: persone disabili o con problemi di salute (fisica e mentale), minori non accompagnati, vittime di tortura, nuclei monoparentali, donne sole in stato di gravidanza. Secondo un approccio all’accoglienza che prevede una completa apertura dei progetti SAI ai propri territori, sono promosse iniziative per informare e sensibilizzare le comunità cittadine alla conoscenza della realtà del diritto di asilo e della condizione dei beneficiari di protezione internazionale;
Visti e considerati inoltre:
- l’art. 1 comma 390, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, come modificato dall’art. 3, comma 4, del decreto- legge 28 febbraio 2022 n.16 , che prevede che per far fronte alle eccezionali esigenze di accoglienza dei profughi, in conseguenza delle crisi politiche in atto in Afghanistan ed in Ucraina, sono stati ampliati i fondi necessari all'attivazione di ulteriori posti nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI);
- l’art. 3 commi 2 e 7 del decreto- legge 28 febbraio 2022 n. 16 che ha previsto che per far fronte alle eccezionali esigenze di accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina sono stati ampliati i fondi necessari all'attivazione di ulteriori posti nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI);
- l’art. 8 dell’Ordinanza del Capo Dipartimento della protezione civile n. 872, del 4 marzo 2022, recante ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per assicurare, sul territorio nazionale, l’accoglienza, il soccorso e l’assistenza alla popolazione in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina, come modificato dall’art. 9 dell’Ordinanza del Capo Dipartimento della protezione civile n. 881, del 29 marzo 2022;
- la legge 5 aprile 2022, n. 28 che ha convertito con modificazioni il decreto - legge 25 febbraio 2022 n.14 recante disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina ed ha abrogato il citato decreto - legge 28 febbraio 2022 n.16, fatti salvi gli atti e i provvedimenti adottati e gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto;
- l’art. 5-quater, comma 3, del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, che ha recepito le disposizioni di cui all’art. 3 commi 2 e 7 del citato decreto-legge 28 febbraio 2022 n.16;
- l’art. 20 del Decreto legge 27 dicembre 2024, n. 202 che proroga al 31 dicembre 2025 le misure di sostegno e assistenza a favore delle persone titolari del permesso di soggiorno per protezione temporanea, rilasciato ai sensi del decreto legislativo 7 aprile 2003, n. 85, e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 marzo 2022 in conseguenza degli eventi bellici iniziati nel febbraio 2022 in Ucraina e demanda al Dipartimento di protezione civile l’adozione di ordinanze per regolamentare il consolidamento e la gestione di tali misure, anche mediante il trasferimento di responsabilità alle amministrazioni locali e l’assegnazione di risorse finanziarie e contributi necessari;
- l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 1.123 del 29 dicembre 2024 che reca “Disposizioni urgenti di protezione civile per regolare il progressivo consolidamento nelle forme ordinarie delle misure di assistenza ed accoglienza straordinarie e temporanee attualmente in essere in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina” e prevede che, a far data dal 30 giugno 2025 e fino al 31 dicembre 2025, l’assistenza pubblica per le persone e i nuclei familiari ospitati nelle forme dell’accoglienza diffusa di cui all’articolo 31, comma 1, lettera a), del decreto legge 21 marzo 2022, n. 21 sia assicurata, ove necessario, nell’ambito del sistema di accoglienza e integrazione, di cui all'articolo 1-sexies del decreto-legge 30 dicembre 1989, n. 416, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1990, n. 39, ovvero, in subordine, nelle strutture di cui agli articoli 9 e 11 del decreto legislativo n. 142 del 2015;
- la Comunicazione – Protocollo n. 3070 del 24 gennaio 2025 del Ministero dell’Interno che, in ottemperanza ai citati DL n. 202/2024 e OCDPC n. 1123/2024, consente agli Enti locali già titolari di progetti SAI categoria Ordinari, la presentazione di richieste di ampliamento dei medesimi progetti, allo scopo di assicurare un progressivo passaggio e consolidamento dalle forme di Accoglienza diffusa della Protezione civile a quelle ordinarie in capo alle amministrazioni locali, da destinare a nuclei familiari e/o monoparentali;
- il Decreto del Ministero dell’Interno Prot. n. 25940 del 17 giugno 2025 mediante il quale, in esito alla sopra richiamata Comunicazione, viene finanziato l’ampliamento della capacità complessiva di accoglienza della rete SAI per 2.786 posti riferiti a 134 progetti categoria “Ordinari”, fra questi anche il SAI metropolitano del Comune di Bologna per complessivi 35 posti di accoglienza diffusa già attivi sul territorio ai sensi dell’articolo 31, comma 1, lettera a), del decreto legge 21 marzo 2022, n. 21;
Considerato altresì che:
- I comuni del territorio metropolitano si occupano strutturalmente delle problematiche relative all’accoglienza ed inclusione di stranieri adulti e minori non accompagnati, anche richiedenti e titolari di protezione internazionale e complementare;
- Il Comune di Bologna ha aderito fin dal 2004 alla rete SAI (ex SPRAR / SIPROIMI) ed i progetti attivati dal Comune medesimo hanno visto, nel corso degli anni, l’adesione degli altri Comuni dell’area metropolitana, che hanno acconsentito all’attivazione di strutture di accoglienza sui propri territori ed hanno collaborato alla definizione e realizzazione dei percorsi di inclusione rivolti ai rifugiati e richiedenti protezione internazionale accolti;
- Il Comune di Bologna è Ente Titolare dal 2017 di un Progetto SAI (ex SPRAR / SIPROIMI) Metropolitano, al quale hanno aderito 41 comuni del territorio (gestito anche attraverso ASP Città di Bologna) ed attivo nelle tre differenti tipologie di accoglienza previste dalle Linee guida nazionali: Ordinari, Minori Stranieri Non Accompagnati, Disagio Mentale / Disagio Sanitario;
- con deliberazione P.G. N. 96454/2017 del 21/03/2017 la Giunta comunale ha definito “Indirizzi in merito all'adesione del Comune di Bologna al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) in una logica sovraterritoriale/metropolitana. Definizione del modello organizzativo” per il triennio 2017-2019 ed in particolare individuando ASP Città di Bologna - Ente pubblico non economico, istituito e regolato dalla normativa regionale e, quale ente strumentale del Comune di Bologna, soggetto delegato dal Comune di Bologna per la realizzazione di alcune funzioni dei progetti SAI (già SPRAR);
- con Decreto del Ministero dell'Interno 18 novembre 2019, tutt'ora vigente, venivano definite le modalità di accesso degli enti locali ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell’asilo e di funzionamento del Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati (Siproimi);
- In data 5 dicembre 2019 in sede di Conferenza Territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna si è stabilito di dare prosecuzione al Progetto SAI Metropolitano, a valere per il triennio 2020-22, mantenendo invariato l’assetto attuale, riguardo la gestione del progetto ed il governo metropolitano del sistema;
- il Comune di Bologna, nella sua qualità di Ente Proponente ha pertanto presentato al Servizio Centrale, ai sensi del Decreto Ministeriale 18 novembre 2019, un nuovo Progetto SAI che è stato approvato e che prevede: 1000 posti per l’accoglienza ordinaria, attualmente ampliati di ulteriori 650 per cittadini Afghani e Ucraini, 350 posti per l’accoglienza di MSNA, 110 posti per l’accoglienza DM/DS;
1. finanziamento dei pro dal 1 gennaio 2021 al 30 giugno 2023
- al Progetto SAI metropolitano hanno aderito 41 Comuni dell’area metropolitana, anche attraverso le loro Unioni, che hanno condiviso l'obiettivo di affrontare in termini programmatori le accoglienze dei richiedenti e titolari di protezione internazionale e complementare sul proprio territorio, sostenendo lo sviluppo di un sistema diffuso di azioni di integrazione, strettamente legato alle comunità territoriali; al Progetto complessivo partecipa anche il Nuovo Circondario imolese che, in quanto titolare di un proprio Progetto SAI-Ordinari, non ha aderito al Progetto metropolitano, ma con esso dialoga e collabora anche per condividere finalità e modalità operative;
- con deliberazione della Giunta comunale N. Proposta: DG/PRO/2021/286, N. Repertorio: DG/2021/293, N. P.G.: 575763/2021, veniva approvato il Nuovo Accordo Operativo allegato, al quale ha aderito anche l’Azienda USL di Bologna, costituente parte integrante del predetto provvedimento, finalizzato alla gestione del Progetto SAI metropolitano;
- con Deliberazione della Giunta comunale N. Proposta DG/PRO/2022/243 si disponeva, al fine di dare continuità alla progettazione in essere, l’adesione all’Avviso del 17/06/2022 del Ministero dell’Interno che avviava il percorso per gli enti titolari di progetti di seconda accoglienza Categoria Ordinari - MSNA - DM/DS, in scadenza il 31.12.2022, di presentazione della domanda di prosecuzione – per la stessa categoria, ai sensi del combinato disposto di cui all'art. 8 del D.M. 18.11.2019 e dell'art. 8 dell'ocdp 872 del 4 marzo 2022 per la durata di un triennio, a valere sul Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, con le modalità di cui all’art. 6 comma 2 delle linee guida allegate al citato D.M
- il Decreto del Ministero dell’Interno N. 37847 del 13 ottobre 2022 prevedeva il finanziamento in prosecuzione dal 1.1.2023 al 31.12.2025 di n. 383 progetti SAI in scadenza al 31.12.2022, fra i quali anche il progetto SAI metropolitano di Bologna autorizzato al funzionamento per 1650 posti SAI Ordinari e 350 posti SAI MSNA;
Preso atto che:
- In data 10 giugno 2025, il Ministero dell'Interno ha pubblicato sulla piattaforma FNAsilo, la comunicazione per la prosecuzione dei progetti SAI in scadenza il 31.12.2025, prevedendo la possibilità per gli enti locali titolari di progetti SAI in scadenza di finanziamento al 31.12.2025, di presentare domanda di prosecuzione, per la stessa tipologia di accoglienza finanziata, ai sensi dell'art. 8 delle linee guida allegate D.M. 18.11.2019 per la durata di un triennio, a valere sul Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, con le modalità di cui all’art. 6 comma 2 delle linee guida allegate al medesimo decreto;
Dato atto che:
- i progetti SAI a titolarità del Comune di Bologna attualmente in essere sono tre:
- SAI categoria Ordinari – 1650 posti scadenza 31/12/2025;
- SAI categoria MSNA – 350 posti scadenza 31/12/2025;
- SAI categoria DS/DM - 110 posti in scadenza 31/12/2026;
- I progetti per cui chiedere la prosecuzione, entro la scadenza del 22/07/2025, sono al momento i primi due ma nel corso del 2026, sarà sicuramente richiesta la prosecuzione anche del SAI categoria DS/DM recante scadenza 31/12/2026;
Considerato pertanto che:
- si rende necessario presentare al Ministero dell'Interno, nei termini e con le modalità definiti dal DM 18.11.2019, apposita istanza per il finanziamento al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo per la prosecuzione dei servizi nell'ambito del Progetto SAI metropolitano, a valere per il triennio 2026-2028 con riferimento alle tre tipologie di beneficiari: ordinari, minori stranieri non accompagnati (in scadenza al 31/12/2025) e al momento opportuno DS/DM disagio sanitario/mentale (in scadenza al 31/12/2026);
Ritenuto opportuno, in virtù di quanto in precedenza evidenziato, al fine di rendere la rete organizzativa del Comune di Bologna, di ASP Città di Bologna, dei Comuni dell'Area Metropolitana di Bologna aderenti, ed infine della rete del terzo settore (Enti attuatori), sempre più efficace ed efficiente per consentire la migliore realizzazione dei servizi di accoglienza integrata indicati dalle Linee guida del Sistema SAI, definire gli indirizzi, in una logica sovraterritoriale e metropolitana, per quanto riguarda il modello organizzativo da realizzare:
● Comune di Bologna - Dipartimento Welfare e Promozione del Benessere di Comunità: è l'Ente locale (Titolare) che presenta le domande di finanziamento, in questo caso di prosecuzione, a valere sul Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell'asilo; il Comune di Bologna, manterrà nel corso del periodo di realizzazione del progetto il ruolo di Ente Titolare e, come tale, responsabile finale nei confronti del Ministero dell'Interno per quanto riguarda le funzioni espressamente attribuite all'Ente locale; in particolare eserciterà le funzioni di programmazione, monitoraggio, controllo e rendicontazione; eserciterà, inoltre, in virtù di progetti SAI a dimensione sovraterritoriale/metropolitano, una funzione di collegamento istituzionale con la Prefettura di Bologna, AUSL e con gli altri Enti locali aderenti per consentire un monitoraggio condiviso dell'andamento dell'intero progetto;
● ASP Città di Bologna: Ente pubblico non economico, istituito e regolato dalla normativa regionale e, quale ente strumentale del Comune di Bologna, soggetto delegato dal Comune di Bologna per la realizzazione di alcune funzioni dei progetti SAI tra cui:
- funzioni di informazione, ascolto, orientamento e servizio di presa in carico sociale di persone e nuclei in particolare fragilità sociale;
- predisposizione di atti e procedure per addivenire all'individuazione di uno o più enti attuatori, come definiti dal D.M. 18.11.2019, da selezionare attraverso procedure ad evidenza pubblica espletate nel rispetto della normativa di riferimento - in particolare il Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 "Codice del Terzo settore" - volte a garantire la qualità delle prestazioni ma contestualmente il rispetto dei principi di parità di trattamento, di trasparenza e ad assicurare comunque, in un'ottica di apertura alla concorrenza (favor partecipationis), la selezione di soggetti in possesso dei previsti ed adeguati requisiti soggettivi e di capacità tecnica e professionale;
- redazione e stipula degli accordi, convenzioni, contratti necessari alla definizione delle regole di ingaggio tecniche, amministrative ed economiche dei c.d. Enti attuatori individuati;
- in stretta connessione con il Comune di Bologna, coordinamento complessivo della gestione tecnica ed amministrativa degli interventi degli Enti attuatori per la realizzazione dei progetti SAI del Comune di Bologna;
- istruttoria amministrativa ed economico-finanziaria per consentire al Comune di Bologna la corretta rendicontazione complessiva dei progetti SAI;
● Altri Comuni dell'Area Metropolitana di Bologna aderenti alla rete SAI e Azienda USL di Bologna: il Comune di Bologna, nell'ambito della adesione espressa di altri Comuni alla rete SAI, sollecita gli stessi e l’Azienda USL a rendersi disponibili, attraverso azioni formali ed informali, ad assumere un ruolo attivo di messa a disposizione dei servizi sociali locali al fine di rendere ancora più efficaci ed efficienti gli interventi a favore dei cittadini beneficiari del SAI che usufruiscono dell'accoglienza nei rispettivi territori;
- a corollario dell'organizzazione e dei ruoli specifici di ogni attore della rete SAI, il Comune di Bologna auspica, inoltre, forme di ricerca di connessione, inserimento, costruzione di relazioni, integrazioni con le realtà associative o comunque di cittadinanza attiva, ambiti di lavoro incrociato tra tutti gli attori del sistema SAI con un impegno degli enti locali aderenti a favorire lo sviluppo delle dinamiche di comunità;
Di definire gli indirizzi nei confronti di ASP Città di Bologna per l'individuazione degli Enti attuatori dei progetti SAI che dovranno tenere conto:
● della valorizzazione dell'esperienza della precedente triennalità che, nella logica di condivisione degli obiettivi e delle azioni di gestione, ha portato alla costruzione di un sistema unitario agito con regole e ruoli ben definiti; l'obiettivo condiviso è l'implementazione di un sistema organico, connesso e strutturato, volto alla realizzazione della massima integrazione possibile a favore dei beneficiari finali dei progetti SAI;
● del sempre maggiore utilizzo dell'accoglienza "diffusa" che deve mantenersi quale elemento caratterizzante della progettualità bolognese;
● del massimo favore verso l'accoglienza in famiglia a partire dai progetti in corso a favore di neo maggiorenni, ma con la possibilità di allargamento degli interventi ad altre categorie;
● dell'utilizzo di tutte le forme possibili, consentite dalle leggi nazionali e regionali, per consentire un'adeguata formazione per l'inserimento lavorativo a partire dall'apprendimento della lingua italiana valorizzando le singole competenze;
● delle possibili facilitazioni di percorsi di integrazione sociale a partire dalle possibili soluzioni verso l'indipendenza lavorativa ed abitativa;
● dell'adeguatezza delle equipe di lavoro impiegate, sia numericamente sia professionalmente, nella realizzazione del progetto che tengano conto dei singoli bisogni e del numero di persone complessivamente accolte;
● dell'appropriatezza dei luoghi di accoglienza che tengano conto delle diverse esigenze di accoglienza, a seconda dei target e delle norme di riferimento, curando anche la costruzione di buone relazioni di vicinato;
● della necessità di progetti di intervento individualizzati al fine di meglio garantire sempre maggiori processi di integrazione dei cittadini che usufruiscono dell'accoglienza integrata;
Dato atto che:
- si rende necessario dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000, al fine di porre in essere i successivi provvedimenti atti alla definizione operativa di quanto stabilito nella presente deliberazione;
- il contenuto del presente atto non comporta riflessi diretti né indiretti sulla situazione economico-finanziaria e sul patrimonio dell'ente;
Informato il Settore Servizio Sociale;
Dato atto, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Dipartimento Welfare e promozione del benessere di comunità;
Preso atto che la presente deliberazione non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell'Ente, ai sensi dell’art 49 comma 1 del D.Lgs 267/2000 e che, pertanto, non si rende necessaria l'acquisizione del parere del Responsabile dei Servizi Finanziari in ordine alla regolarità contabile;
Su proposta del Dipartimento Welfare e Promozione del Benessere di Comunità,
A voti unanimi e palesi
DELIBERA
1) DI ADERIRE alla Comunicazione del 10 giugno 2025 del Ministero dell’Interno che ha avviato il percorso per gli enti titolari di progetti di seconda accoglienza Categoria Ordinari - MSNA - DM/DS, in scadenza il 31.12.2025, di presentazione della domanda di prosecuzione, per la stessa tipologia di accoglienza finanziata, ai sensi dell'art. 8 delle linee guida allegate D.M. 18.11.2019, per la durata del triennio 2026-2028 a valere sul Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, con le modalità di cui all’art. 6 comma 2 delle linee guida allegate al medesimo decreto;
2) DI ASSICURARE la continuità all'accoglienza nell'ambito del Progetto SAI metropolitano, di cui il Comune di Bologna è Ente titolare, con riferimento alle tre tipologie di beneficiari: MSNA - Minori stranieri non accompagnati, DS/DM - Disagio fisico e mentale e Ordinari, presentando la relativa istanza per la prosecuzione accedendo alle risorse del Fondo nazionale per le politiche ed i servizi per l'asilo, nei tempi e con le modalità definite dalla Comunicazione Ministeriale;
3) DI APPROVARE gli indirizzi ed il modello organizzativo per la gestione del Progetto SAI metropolitano come di seguito definiti:
● Comune di Bologna - Dipartimento Welfare e Promozione del Benessere di Comunità: è l'Ente locale (Titolare) che presenta le domande di finanziamento, in questo caso di prosecuzione, a valere sul Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell'asilo; il Comune di Bologna, manterrà nel corso del periodo di realizzazione del progetto il ruolo di Ente Titolare e, come tale, responsabile finale nei confronti del Ministero dell'Interno per quanto riguarda le funzioni espressamente attribuite all'Ente locale; in particolare eserciterà le funzioni di programmazione, monitoraggio, controllo e rendicontazione; eserciterà, inoltre, in virtù di progetti SAI a dimensione sovraterritoriale/metropolitano, una funzione di collegamento istituzionale con la Prefettura di Bologna, AUSL e con gli altri Enti locali aderenti per consentire un monitoraggio condiviso dell'andamento dell'intero progetto;
● ASP Città di Bologna: Ente pubblico non economico, istituito e regolato dalla normativa regionale e, quale ente strumentale del Comune di Bologna, soggetto delegato dal Comune di Bologna per la realizzazione di alcune funzioni dei progetti SAI tra cui:
- funzioni di informazione, ascolto, orientamento e servizio di presa in carico sociale di persone e nuclei in particolare fragilità sociale;
- predisposizione di atti e procedure per addivenire all'individuazione di uno o più enti attuatori, come definiti dal D.M. 18.11.2019, da selezionare attraverso procedure ad evidenza pubblica espletate nel rispetto della normativa di riferimento - in particolare il Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 "Codice del Terzo settore" - volte a garantire la qualità delle prestazioni ma contestualmente il rispetto dei principi di parità di trattamento, di trasparenza e ad assicurare comunque, in un'ottica di apertura alla concorrenza (favor partecipationis), la selezione di soggetti in possesso dei previsti ed adeguati requisiti soggettivi e di capacità tecnica e professionale;
- redazione e stipula degli accordi, convenzioni, contratti necessari alla definizione delle regole di ingaggio tecniche, amministrative ed economiche dei c.d. Enti attuatori individuati;
- in stretta connessione con il Comune di Bologna, coordinamento complessivo della gestione tecnica ed amministrativa degli interventi degli Enti attuatori per la realizzazione dei progetti SAI del Comune di Bologna;
- istruttoria amministrativa ed economico-finanziaria per consentire al Comune di Bologna la corretta rendicontazione complessiva dei progetti SAI;
● Altri Comuni dell'Area Metropolitana di Bologna aderenti alla rete SAI e Azienda USL di Bologna: il Comune di Bologna, nell'ambito della adesione espressa di altri Comuni alla rete SAI, sollecita gli stessi e l’Azienda USL a rendersi disponibili, attraverso azioni formali ed informali, ad assumere un ruolo attivo di messa a disposizione dei servizi sociali locali al fine di rendere ancora più efficaci ed efficienti gli interventi a favore dei cittadini beneficiari del SAI che usufruiscono dell'accoglienza nei rispettivi territori;
4) DI DARE ATTO che, a corollario dell'organizzazione e dei ruoli specifici di ogni attore della rete SAI, il Comune di Bologna auspica, inoltre, forme di ricerca di connessione, inserimento, costruzione di relazioni, integrazioni con le realtà associative o comunque di cittadinanza attiva, ambiti di lavoro incrociato tra tutti gli attori del sistema SAI con un impegno degli enti locali aderenti a favorire lo sviluppo delle dinamiche di comunità;
5) DI DEFINIRE indirizzi nei confronti di ASP Città di Bologna per l'individuazione degli Enti attuatori dei progetti SAI che dovranno tenere conto:
● della valorizzazione dell'esperienza della precedente triennalità che, nella logica di condivisione degli obiettivi e delle azioni di gestione, ha portato alla costruzione di un sistema unitario agito con regole e ruoli ben definiti; l'obiettivo condiviso è l'implementazione di un sistema organico, connesso e strutturato, volto alla realizzazione della massima integrazione possibile a favore dei beneficiari finali dei progetti SAI;
● del sempre maggiore utilizzo dell'accoglienza "diffusa" che deve mantenersi quale elemento caratterizzante della progettualità bolognese;
● del massimo favore verso l'accoglienza in famiglia a partire dai progetti in corso a favore di neo maggiorenni, ma con la possibilità di allargamento degli interventi ad altre categorie;
● dell'utilizzo di tutte le forme possibili, consentite dalle leggi nazionali e regionali, per consentire un'adeguata formazione per l'inserimento lavorativo a partire dall'apprendimento della lingua italiana valorizzando le singole competenze;
● delle possibili facilitazioni di percorsi di integrazione sociale a partire dalle possibili soluzioni verso l'indipendenza lavorativa ed abitativa;
● dell'adeguatezza delle equipe di lavoro impiegate, sia numericamente sia professionalmente, nella realizzazione del progetto che tengano conto dei singoli bisogni e del numero di persone complessivamente accolte;
● dell'appropriatezza dei luoghi di accoglienza che tengano conto delle diverse esigenze di accoglienza, a seconda dei target e delle norme di riferimento, curando anche la costruzione di buone relazioni di vicinato;
● della necessità di progetti di intervento individualizzati al fine di meglio garantire sempre maggiori processi di integrazione dei cittadini che usufruiscono dell'accoglienza integrata;
6) DI DARE MANDATO al Capo Dipartimento Welfare e Promozione del Benessere di Comunità di porre in essere i provvedimenti atti alla definizione amministrativa ed operativa di quanto stabilito nella presente deliberazione;
Infine, con votazione separata, all'unanimità
DELIBERA
- DI DICHIARARE il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134 comma 4 del D.Lgs. n. 267/00, al fine di porre in essere i provvedimenti atti alla definizione operativa di quanto stabilito nella presente deliberazione.
La consultazione del testo di questo documento é possibile, durante il periodo di affissione, anche presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) , Sportello Presa Visione e Rilascio Atti Amministrativi di p.zza Maggiore, 6 Copia conforme all'originale ricavata automaticamente da applicazioni informatiche interne
delibera di giunta.pdf frontespizio.pdf
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