LA GIUNTA
PREMESSO che:
la città di Bologna e più in generale il territorio metropolitano hanno registrato nell’ultimo decennio una crescita progressiva della popolazione residente, studentesca e del flusso di turisti, fenomeno che - secondo un trend comune a parti importanti del territorio nazionale ed europeo - ha contribuito al rialzo dei costi di locazione e all’aumento del numero di nuclei familiari che faticano a trovare una casa a prezzi sostenibili;
tale difficoltà di accesso ad alloggi economicamente sostenibili, anche in locazione, interessa in misura crescente anche la fascia di popolazione che lavora, con implicazioni negative anche dal lato delle imprese, in relazione alla capacità di queste ultime di attrarre e trattenere lavoratrici e lavoratori;
VISTO che:
con deliberazione di Consiglio comunale del 10 luglio 2023, PG n. 469844/2023, sono state approvate le linee d’indirizzo del Piano per l’Abitare, che - inserendosi nelle previsioni della L.R. 24/2001 “Disciplina generale dell’intervento pubblico nel settore abitativo” - costituisce un insieme coordinato di strategie, azioni e strumenti, di breve e medio periodo, finalizzato a ridurre la tensione abitativa attraverso la rigenerazione dei tessuti urbani e il miglioramento dell’abitabilità e dell'attrattività della città;
il Piano per l’Abitare individua tra le proprie finalità - nell’ambito della Strategia 5, già eloquentemente definita “Attrazione e trattenimento di talenti nazionali e internazionali. Creazione di un sistema per favorire l’accoglienza e l’inserimento abitativo di professionisti/e in arrivo in città” - quella di “sostenere professionisti/e e le loro famiglie nell’accesso a soluzioni abitative” e quella di “favorire l’inserimento abitativo attraverso un’ampia alleanza con gli attori pubblici e privati del territorio”, tramite anche “la promozione di convenzioni e accordi agevolati al fine di garantire alloggi per un periodo transitorio a profili in arrivo da altra residenza, per facilitare un immediato inserimento abitativo e sociale e la successiva individuazione di una soluzione abitativa di lungo periodo”;
DATO ATTO che i temi fin qui richiamati sono stati recentemente oggetto di un percorso di lavoro e condivisione nell’ambito di clubPRO Cerchio Casa, rete di imprese promossa da Città metropolitana e Comune di Bologna, sotto la guida del Sindaco, incentrata sul confronto strutturato e continuativo tra la Città metropolitana di Bologna, il Comune di Bologna e le principali imprese del territorio, su temi (“cerchi”) individuati per le loro rilevanti ricadute sociali e territoriali; che in particolare per il 2025 clubPRO ha scelto il tema dell’Abitare, sviluppando una serie di incontri e scambi da cui sono emerse le esigenze e le sollecitazioni alla base della sperimentazione che con il presente atto si intende avviare;
DATO ATTO altresì che l’interesse pubblico all’incremento di alloggi in locazione a prezzi accessibili è confermato anche dalla recente costituzione della Fondazione di partecipazione Abitare Bologna - anch’essa strumento attuativo delle strategie del Piano per l’Abitare, in particolare dell’obiettivo di “Creazione dell’Agenzia Sociale per l’affitto” inserito nella Strategia 4 - tra le altre cose, come strumento di confronto tra il mondo pubblico e quello privato sui temi dell’abitare;
CONSIDERATO che il Comune di Bologna è proprietario di un certo numero di immobili ad uso residenziale, al momento inutilizzati per carenze manutentive, ubicati in altri Comuni della Città metropolitana; che in particolare al momento sono stati individuati venticinque alloggi con tali caratteristiche, in cinque diversi Comuni metropolitani, come segue: sette ad Anzola dell’Emilia, cinque a Calderara di Reno, due a Castello d’Argile, cinque a Pianoro, sei a Valsamoggia;
RITENUTO che tali immobili possano essere utilmente destinati alle finalità su richiamate, vale a dire per ridurre la tensione abitativa, per agevolare l’inserimento abitativo e sociale di lavoratrici e lavoratori (e rispettivi nuclei familiari), nonché per sostenere la capacità di attrazione e retention delle imprese del territorio;
CONSIDERATO che:
nell’ambito del richiamato percorso di clubPRO Cerchio Casa sul tema dell’Abitare è stata individuata, quale possibile linea concreta d’azione da parte dell’Amministrazione comunale, quella di mettere tali alloggi nella disponibilità delle imprese del territorio affinché queste ultime - previa rifunzionalizzazione alla cui spesa le stesse imprese, in forme e modalità da definire, concorrano - possano a loro volta assegnarli in locazione alle proprie e ai propri dipendenti e agli eventuali rispettivi nuclei familiari, a canone concordato e per un limitato periodo transitorio;
tale soluzione, per il suo carattere sperimentale, necessita sia di una verifica della platea dei soggetti potenzialmente interessati, sia di una fase esplorativa, con il concorso dei medesimi soggetti, delle opportunità che il progetto potrà offrire, delle soluzioni operative attuabili e delle criticità che potrebbero emergere;
RITENUTO pertanto di dare avvio al percorso in oggetto, e in particolare alla prima fase dello stesso finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse, secondo gli indirizzi contenuti nel documento allegato al presente atto quale sua parte integrante e sostanziale;
DATO ATTO, come meglio specificato nel documento allegato, che il percorso cui si dà avvio, che mira a costruire in via sperimentale un modello innovativo di collaborazione pubblico-privato:
prevede una raccolta di manifestazioni di interesse propedeutica alla successiva - al momento solo eventuale - procedura amministrativa per la concessione degli immobili di proprietà comunale in parola alle imprese e loro associazioni (nel seguito “operatori”, anche in forma di raggruppamento o partnership con enti del terzo settore, come di seguito meglio specificato);
prevede che tale raccolta di manifestazioni di interesse abbia una funzione meramente esplorativa e conoscitiva, vale a dire lo scopo di verificare la platea di soggetti interessati e delineare i possibili modelli di governance e le migliori modalità di attuazione del progetto (sotto il profilo edilizio, sociale, giuridico ed economico), senza in alcun modo vincolare né l’Amministrazione né i soggetti che vi parteciperanno, e senza comportare per questi ultimi la possibilità di vantare alcuna pretesa in merito;
intende favorire l’inserimento abitativo e sociale, per un periodo transitorio, di lavoratrici e lavoratori in arrivo da altra residenza che abbiano necessità immediata di un’abitazione a canoni di locazione economicamente sostenibili, per un periodo di tempo comunque non superiore a 18 mesi;
delinea un’ipotesi del modello di governance attuabile - suscettibile di modifiche anche sulla base delle indicazioni che emergeranno dalle manifestazioni di interesse presentate - basato sui seguenti elementi:
- stipula di una convenzione tra l’Amministrazione e l’operatore, di durata indicativa di sette anni, recante le modalità di concessione degli immobili e gli impegni reciproci delle parti;
- onerosità della concessione, intesa come coinvolgimento dell’operatore nella gestione sociale e immobiliare, e come sua compartecipazione alle spese per la ristrutturazione e rifunzionalizzazione degli alloggi;
- obbligo per l’operatore di utilizzare l’immobile per la locazione con contratto a canone concordato transitorio (ex art. 10 dell’Accordo Territoriale di Bologna vigente) a proprie e propri dipendenti, ed eventuali rispettivi nuclei familiari, per un periodo massimo di 18 mesi;
- attività di monitoraggio, durante il periodo di vigenza della convenzione e a conclusione, per verificare (considerata anche la natura sperimentale del progetto) la replicabilità e la scalabilità del progetto;
predetermina i requisiti che dovranno possedere le lavoratrici / i lavoratori per ottenere la locazione temporanea degli alloggi:
- aver sottoscritto un contratto di lavoro con l’operatore cui è stato concesso l’immobile;
- presentare un ISEE del nucleo familiare compreso tra euro 9.360 ed euro 35.000;
- non avere alloggi di proprietà nel territorio della Città metropolitana di Bologna;
- non essere assegnatari di alloggi sostenuti da contributo pubblico nel territorio della Città metropolitana di Bologna;
nella fase di manifestazione di interesse, prevede la partecipazione di operatori intesi come imprese, enti del terzo settore o non profit e associazioni di categoria aventi almeno una sede operativa nel territorio della Città metropolitana di Bologna; per la successiva eventuale procedura di concessione degli immobili, auspica la partecipazione dei medesimi operatori, ma nella forma del raggruppamento o comunque in modo da garantire il coinvolgimento nel progetto di un ente del terzo settore, col ruolo di gestore dei contratti di locazione, di selezione e accompagnamento/assistenza ai conduttori, nonché di interfaccia con il Comune per le problematiche operative e gestionali che dovessero verificarsi durante la durata convenzionale;
prevede un possibile successivo maggiore e più diretto coinvolgimento della Fondazione Abitare Bologna;
DATO ATTO che il documento allegato:
contiene anche l’elenco degli alloggi in parola, con indicazione delle caratteristiche essenziali (ubicazione, superficie, capienza) e stima indicativa dell’importo dei lavori previsti per la rifunzionalizzazione, che ammontano complessivamente, per tutti i venticinque alloggi, a circa 400.000 euro;
anticipa indicativamente gli elementi di premialità di cui l’eventuale successiva procedura potrebbe tener conto per la concessione degli alloggi, come segue:
a. impegno a ripristinare il numero maggiore di alloggi (preferibilmente tutto il lotto);
b. partecipazione come raggruppamento di imprese ed enti nell’ottica di una collaborazione territoriale;
c. offerta di condizioni migliorative in termini di riduzione del canone di locazione rispetto a quello base previsto per i contratti a canone concordato (almeno valore medio del canone concordato) o altri elementi di welfare aziendale capaci di ridurre il costo dell’abitare;
d. disponibilità a farsi carico - in tutto o in parte - degli arredi essenziali degli alloggi;
e. impegno a selezionare i destinatari degli alloggi (anche una percentuale), secondo criteri d’interesse pubblico agevolando quei soggetti che possono subire discriminazioni nella ricerca dell’alloggio nel libero mercato;
ATTESO che all’approvazione e alla pubblicazione dell’avviso pubblico per la raccolta delle manifestazioni di interesse, in attuazione degli indirizzi stabiliti dal presente atto, provvederà il Direttore del Settore Politiche Abitative;
RITENUTO di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000;
PRESO ATTO, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000, del parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica espresso dal Responsabile del Settore Politiche Abitative;
STABILITO che la presente deliberazione, per la natura esplorativa e non vincolante della manifestazione di interesse in oggetto, non comporta riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente, e quindi di non richiedere, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000, il parere della Responsabile dei servizi finanziari in ordine alla regolarità contabile;
Su proposta del Settore Politiche Abitative, congiuntamente al Dipartimento Urbanistica, Casa e Ambiente;
A voti unanimi e palesi
DELIBERA
1) DI APPROVARE gli indirizzi per l’avvio, tramite raccolta di manifestazioni di interesse da parte di aziende o loro associazioni, di un percorso finalizzato alla concessione di venticinque alloggi di proprietà comunale ubicati nel territorio metropolitano, da assegnare in locazione a canone concordato a lavoratrici e lavoratori, previa rifunzionalizzazione - come indicati nel documento allegato alla presente deliberazione quale sua parte integrante;
2) DI STABILIRE che il Direttore del Settore Politiche Abitative provveda, con proprio atto, all’approvazione e alla pubblicazione dell’avviso pubblico per la raccolta delle manifestazioni di interesse di cui al punto precedente del presente dispositivo.
Inoltre, con votazione separata, all’unanimità
DELIBERA
DI DICHIARARE la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000.
La consultazione del testo di questo documento é possibile, durante il periodo di affissione, anche presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) , Sportello Presa Visione e Rilascio Atti Amministrativi di p.zza Maggiore, 6
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