Premesso che:
le previsioni meteorologiche di ARPAE di questi giorni stanno evidenziando un particolare disagio bioclimatico estivo nella città di Bologna; il disagio bioclimatico, o ondate di calore, si verifica quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione, condizioni climatiche che possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione, soprattutto per le persone con difficoltà nella termoregolazione fisiologica o con ridotta possibilità di mettere in atto azioni protettive;
un'esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi lievi, come crampi, svenimenti, edemi, o di maggiore gravità, come congestione, colpo di calore, disidratazione. Condizioni di caldo estreme, inoltre, possono determinare un aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti;
il Comune ha messo in campo una serie di azioni tra cui la “Rete dei rifugi climatici”, accessibili e gratuiti, cioè luoghi che offrono riparo dal calore estremo pur mantenendo le loro regolari funzioni. Le Rete dei rifugi climatici al momento comprende sia spazi interni, dotati di aria condizionata e acqua potabile che spazi esterni dotati di sedute ombreggiate e fontanelle pubbliche;
ritenuto necessario, visto il protrarsi delle condizioni climatiche sopra descritte, adottare con urgenza ulteriori interventi preventivi di mitigazione delle eccezionali temperature urbane, ad integrazione delle misure già adottate, al fine di tutelare l'incolumità pubblica e l'integrità fisica della popolazione, con particolare riferimento al centro storico, densamente frequentato nel periodo estivo dalla cittadinanza;
inteso, pertanto, provvedere all’immediato posizionamento temporaneo di alberature in vaso di idonea dimensione in grado di offrire sollievo, creando zone ombreggiate, ai cittadini frequentatori delle seguenti piazze cittadine:
● Piazza della Mercanzia
● Piazza Galvani
● Piazza Nettuno
● Piazza del Francia
● Piazza Re Enzo
● Piazzetta Guazzaloca
● Piazza De Celestini
Dato atto che l’esatta collocazione sarà valutata in loco al fine di massimizzare l’efficacia dell’intervento, fatte salva la salvaguardia delle esigenze di sicurezza e di fruibilità delle piazze.
Visti:
il Decreto Legislativo 02 gennaio 2018, n.1 (Codice della Protezione Civile) che riconosce il Sindaco come autorità territoriale di protezione civile;
l’articolo 54 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo Unico delle Leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali), ed i poteri da questo riconosciuti al Sindaco in caso di emergenza, nonché in materia di sicurezza, pubblica incolumità ed ordine pubblico a tutela dell’integrità fisica della popolazione;
l’articolo 6 della L.R. Emilia-Romagna n.1 del 07.02.2005;
il Piano di protezione civile del Comune di Bologna.
Data preventiva informazione al Prefetto e alla Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara;
ORDINA
al Settore Manutenzione della Città e Progetto Bologna Verde di installare e manutenere temporaneamente, fino a settembre 2025, un centinaio di alberi in vaso inizialmente in:
● Piazza della Mercanzia
● Piazza Galvani
● Piazza Nettuno
● Piazza del Francia
● Piazza Re Enzo
● Piazzetta Guazzaloca
● Piazza De Celestini
Il posizionamento sarà valutato in loco al fine di massimizzare l’efficacia dell’intervento, fatte salve le esigenze di sicurezza e di fruibilità delle piazze che dovranno essere garantite.
Il Settore Manutenzione della Città e Progetto Bologna Verde provvederà successivamente alla messa a dimora definitiva delle alberature nelle strutture educative del Comune di Bologna.
DISPONE
che la presente Ordinanza sia affissa all’Albo Pretorio e pubblicata all’Albo Pretorio on line.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale dell’ Emilia-Romagna entro 60 giorni dalla notifica dello stesso, oppure in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro il termine di 120 giorni dalla notifica del provvedimento medesimo.
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