Premesso che:

• il 28 maggio di ogni anno si celebra la “Giornata Internazionale dell’Igiene Mestruale”: questa giornata, istituita dall’organizzazione tedesca non-profit WASH United nel 2014, mira a sensibilizzare sull’importanza dell’igiene mestruale e a combattere la povertà mestruale, ovvero la difficoltà di accedere a prodotti mestruali e a servizi igienici a causa di difficoltà economiche o altre barriere;
• nell’ambito della salute mestruale si usa comunemente il termine “povertà mestruale” per attirare l’attenzione sull’intersezione tra accesso adeguato e informato ai prodotti mestruali e stato socioeconomico anche al fine di mobilitare interventi politici e sociali intorno alla salute mestruale;
• la povertà mestruale, intesa solamente come povertà economica, è uno dei tanti ostacoli alla normalizzazione della salute mestruale e combatterla significa occuparsi di una vasta gamma di sfide legate alla salute, al benessere e alla partecipazione sociale;
• occorre dare una dimensione multidimensionale al concetto di povertà mestruale declinandolo in senso più ampio per indicare la molteplicità degli impedimenti sopra indicati;

• la “Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne” dell’Organizzazione delle Nazioni Unite del 1979 che fornisce la base per realizzare la parità tra la donna e l’uomo, assicurando pari accesso e pari opportunità alle donne nella vita politica e pubblica così come nei settori dell’istruzione, della salute e dell’occupazione;
• la raccomandazione generale sull’art. 12 “Donne e salute” della Convenzione sopra citata elaborata dal Comitato per l’eliminazione della discriminazione contro le donne, con cui si chiede agli Stati di illustrare nei loro rapporti in che modo ritengono che le politiche e le misure relative all’assistenza sanitaria affrontino i diritti delle donne alla salute dal punto di vista dei bisogni e degli interessi propri delle donne, e in che modo tale assistenza tenga in considerazione gli elementi distintivi e i fattori che distinguono le donne dagli uomini, tra cui i fattori biologici che distinguono le donne dagli uomini, quali ad esempio il ciclo mestruale;
• l’”Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e in particolare i goals:
  • 1 “Sconfiggere la povertà”
  • 3 “Salute e benessere”
  • 5 “Parità di genere”
  • 12 “Consumo e produzione responsabile”
  • 13 “Lotta contro il cambiamento climatico”
  • 14 “La vita sott’acqua”
  • 15 “La vita sulla terra”
• la Legge della Regione Emilia-Romagna 27 giugno 2014, n. 6 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere” avente tra le finalità la valorizzazione della differenza di genere e l'affermazione della specificità, libertà e autonomia femminile;
• il “Piano per l’Uguaglianza 2021 - 2026” della Città metropolitana di Bologna quale azione amministrativa finalizzata ad individuare le cause delle disuguaglianze di genere e degli stereotipi e a mettere in campo politiche, risorse e azioni per la rimozione degli ostacoli al raggiungimento di una società equa, libera ed inclusiva;
• il “Piano per le azioni di parità di genere 2025 - 2027” del Comune di Bologna finalizzato a favorire la diffusione di un modello culturale rispettoso delle differenze attento alla promozione del benessere anche psicofisico delle persone e alla promozione della parità di genere superando gli stereotipi basati sul genere;

• i prodotti sanitari per il ciclo mestruale costituiscono un bene primario;
• l’utilizzo di assorbenti tradizionali provoca un elevato impatto ambientale legato allo smaltimento degli stessi, in qualità di rifiuti non riciclabili;
  

• voler combattere la povertà mestruale e mettere le persone nelle condizioni di vivere le mestruazioni con dignità;
• voler rendere i luoghi aperti al pubblico più inclusivi e attenti alle esigenze di tutte le persone;
• voler garantire inoltre la sostenibilità ambientale;

• avviare una sperimentazione di fornitura gratuita di assorbenti compostabili;
• attivare tale sperimentazione all’interno del Settore Biblioteche e Welfare Culturale, nelle sedi delle Biblioteche del Settore, quali luoghi ad ampia frequentazione e permanenza di utenti;

La consultazione del testo di questo documento é possibile, durante il periodo di affissione, anche presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) , Sportello Presa Visione e Rilascio Atti Amministrativi di p.zza Maggiore, 6
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